Bonus Barriere Architettoniche: chi, come, quando, quanto

 

Una panoramica per inquadrare il Bonus Barriere al 75%

Bonus Barriere Architettoniche

Qualcuno lo applica pubblicizzandolo su tutti i canali, qualcuno, ancora perplesso, non ne vuole sapere, tutti, però, almeno nel nostro settore, ne stanno parlando… Ora, dopo aver studiato non poco l’argomento, eccoci ad affrontare anche noi il tema più caldo dell’estate: il Bonus Barriere Architettoniche.

Affrontando questo tema, la prima domanda che tutti pongono è: c’è lo sconto in fattura?
Sì, è applicabile, ma andiamo con ordine e inquadriamo prima il contesto in cui ci si deve muovere per poterlo attuare.

Quando e quanto

Il Bonus Barriere Architettoniche è un’opzione introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 e si presenta come l’agevolazione più vantaggiosa di sempre. Consente, infatti, di portare in detrazione il 75% dell’importo speso per la sostituzione di infissi interni ed esterni, in edifici già esistenti, recuperandolo, sulla dichiarazione dei redditi, in soli 5 anni, anziché i 10 previsti dagli altri bonus precedentemente attivati.

La scadenza di questa agevolazione è, al momento, fissata al 31 dicembre 2025 e il tetto di spesa globale per tutte le singole unità immobiliari è fissato a 50mila euro.  Tale importo è relativo all’insieme di tutti gli interventi effettuati per l’eliminazione delle barriere architettoniche, quindi, include, ad esempio, il rifacimento del bagno o l’installazione di un ascensore.

Chi e come

Ha sorpreso il fatto che, pur essendo finalizzato all’abbattimento delle barriere architettoniche, per l’applicazione del Bonus non sia richiesta la presenza di un disabile nell’abitazione in cui verrà eseguito l’intervento, ma questo punto è già stato chiarito e superato, poiché il Bonus ragiona in maniera “preventiva”.

Detto ciò, appare chiaro che chiunque – e con “chiunque” non si intendono solo persone fisiche ma anche professionisti, aziende, enti pubblici e privati, realtà commerciali, associazioni di professionisti, … – possa accedere al Bonus, purché gli interventi di sostituzione siano idonei allo scopo.

Certo, se la volontà di sostituire il serramento non è mossa dalla reale necessità di eliminare una barriera architettonica, ma dal desiderio di poter risparmiare sull’acquisto non solo di finestre, portefinestre, porte da interni e porte blindate, ma anche di tapparelle, persiane e basculanti box (purché in versione motorizzata), si dovrà scendere a compromessi con l’estetica. A penalizzarla è il rispetto di una serie di requisiti indispensabili per l’applicabilità del bonus, come, ad esempio, le maniglie più basse rispetto all’altezza cui il nostro occhio è abituato… Ma, a fronte di un risparmio così sostanzioso, potrebbe decisamente valerne la pena.

Se si fosse, dunque, disposti a chiudere un occhio su queste caratteristiche fuori dallo standard, allora sì potrà procedere…

Verificare l’idoneità degli infissi da sostituire sarà il primo passo. È un’operazione a carico del fornitore, che dovrà controllare se sussistono le condizioni per abbattere effettivamente una barriera architettonica: se, ad esempio, le luci di passaggio per porte interne o portefinestre non fossero a norma, andando a sostituire il serramento, a meno di non andare ad intervenire sui muri, allargando le spallette, la situazione non cambierebbe e non si andrebbe, di fatto, ad abbattere alcuna barriera, inficiando l’applicabilità del bonus stesso.

In conclusione

Fatte tutte le verifiche del caso, va aggiunto che, comunque, gli infissi non idonei all’applicazione del Bonus Barrire Architettoniche, potranno, continuare a godere di altre detrazioni, come l’Ecobonus per i serramenti o il Bonus Sicurezza per le porte blindate.

Per chi fosse interessato, siamo disponibili ad offrirvi la nostra consulenza, sia per approfondire l’argomento presso la nostra sede espositiva. Contattateci per un appuntamento e valuteremo caso per caso. Una chiacchierata insieme ci aiuterà a capire le vostre esigenze e un’analisi in loco dello stato di fatto, definirà l’applicabilità del bonus.
Dove possibile, ultima, ma non certo di importanza, segnaliamo anche la possibilità di poter offrire lo Sconto in fattura del 75%, in alternativa alla detrazione in 5 anni!

(Foto Freepic)