Addio Sconto in fattura!

 

Ecobonus

Il testo in bozza relativo al quadro della Legge di Bilancio 2022 sembra confermare la volontà di proroga dei bonus per le ristrutturazioni edilizie, per la  riqualificazione energetica, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, così come per aumentare la resilienza sismica degli immobili esistenti: ecco le novità su agevolazioni e relative scadenze.

 

Tra le notizie più attese, quella buona è la conferma – al momento, e solo in parte – del Superbonus per i prossimi anni, ma la cattiva è che le misure finanziarie discusse dal Consiglio dei ministri il 28 ottobre non prevedono la proroga dello sconto in fattura e della cessione del credito per i bonus ordinari.

Per il Superbonus le scadenza slitta al 2025, anche se rimarrà al 110% solo fino al 2023, mentre nel 2024 e 2025 la percentuale di detrazione verrà ridotta rispettivamente al 70% e al 65%.
Bonus Ristrutturazioni, Ecobonus (50 e 65%, fino all’85% per lavori condominiali), Sismabonus (50%), Bonus Arredi (con riduzione della spesa a 5.000 euro, contro gli attuali 16.000) e Bonus Verde saranno prorogati fino al 31 dicembre 2024, mentre il Bonus Facciate, con una riduzione della detrazione dal 90% al 60%, resisterà fin al 2022.
Ad esclusione del Superbonus, però, per tutti gli altri incentivi, tra le possibili agevolazioni non sarà più possibile optare per la cessione dei crediti d’imposta e lo sconto in fattura.

Questo significa che, dal 2022, se le disposizioni in bozza verranno confermate, si potrà accedere solo alla detrazione del 50% in 10 anni: niente più sconto immediato del 50%. Una misura che, limitando la possibilità di effettuare interventi a chi non disponesse dell’intero capitale necessario ad affrontarli, spinge gli indecisi ad affrettare i tempi…

In parole ancora più povere, ricordando che l’Ecobonus è una detrazione fiscale riconosciuta, tra le altre, per le spese relative alla sostituzione dei serramenti, chi ha in programma interventi di questo tipo e pensa di cedere il credito o richiedere lo sconto in fattura dovrà saldare l’intero importo dei lavori, anche se non ultimati, né iniziati, entro il 31 dicembre 2021, poiché, secondo il principio di cassa, il credito viene generato dal pagamento – con bonifico parlante – senza tener conto dello stato di avanzamento lavori.

Anche se quanto finora espresso fa parte di una bozza di legge e nulla è ancora definitivo, ovviamente, il consiglio che diamo a chi vuole approfittare di queste ultime settimane di sconto è di non indugiare oltre.

Dobbiamo, infine, fare appello alla fiducia e alla pazienza dei nostri clienti, che stiamo cercando di gestire nei tempi più brevi possibili. L’impennata di cantieri aperti grazie all’impulso dato al settore edile dalle precedenti manovre di bilancio, con l’introduzione delle varie agevolazioni, come abbiamo già illustrato, ha causato non solo carenze di materie prime e aumenti dei relativi prezzi ma anche, come logica conseguenza, ritardi nelle consegne: se per gli ordini ricevuti in questi giorni, prevediamo consegne verso la primavera 2022, le installazioni generate della “corsa allo sconto in fattura” potrebbero essere programmate a giugno…