Quali i bonus edilizi ammissibili per i serramenti?

 

Bonus edilizi per Serramenti

Bonus edilizi per Serramenti

Quando, quanto e in che modo si possono detrarre le spese sostenute per la sostituzione degli infissi?

Scadenze e proroghe, aumenti e diminuzioni dei massimali, pratiche e asseverazioni necessarie o meno hanno mantenuto i riflettori accesi sulle agevolazioni fiscali per interventi edili a vario titolo, con una serie di emendamenti, deroghe e aggiornamenti che, negli ultimi mesi, ha tenuto molto impegnati tutti gli addetti ai lavori… Noi inclusi.

Cercando di rimanere al passo con le tante revisioni, eccoci, a scrivere queste righe per aiutare anche i nostri clienti a restare aggiornati su quello che è l’attuale scenario di Ecobonus Infissi, Bonus Casa, Bonus Sicurezza e Super Ecobonus, limitandoci quindi agli strumenti economici messi in atto dal Governo che impattano sul settore dei serramentisti.

Ma andiamo con ordine. Come già vi abbiamo raccontato negli articoli precedenti (“Prorogato il Bonus infissi: come funziona, chi ne ha diritto e quando scade“) i vari bonus sono incentivi – in forma di detrazioni fiscali – che riguardano principalmente interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici. Il passo successivo è capire,

si possono portare in detrazione le relative spese con i vari bonus fiscali e, per farlo, bisogna tenere ben presenti tre documenti fondamentali che hanno, nel vero senso del termine, “dettato legge” negli ultimi mesi:

  • la Legge di Bilancio del 2022, che ha introdotto numerose novità fiscali e bonus edilizi,
  • il Decreto Prezzi del MITE (Ministero della Transizione Ecologica), che determina la spesa massima detraibile per i serramenti,
  • le FAQ di MITE ed ENEA che concorrono alla determinazione delle spese aggiuntive ammissibili in detrazione.

E dallo studio di questi documenti, e dalla frequentazione di non pochi corsi di approfondimento, ecco cosa possiamo riportarvi…

Assodato che Ecobonus, Bonus Casa e Bonus Sicurezza sono stati prorogati per 3 anni, fino al 31 dicembre del 2024, si conferma rinnovato fino alla stessa data, anche lo Sconto in Fattura del 50% (leggi “Risparmia subito il 50% con lo sconto in fattura” e “Salvo, per ora, lo Sconto in fattura“) come alternativa alla detrazione di pari percentuale nei 10 anni successivi all’intervento.

L’Ecobonus si applica nell’ambito della riqualificazione energetica e può essere sfruttato per la sostituzione degli infissi, la sostituzione o la coibentazione dei cassonetti, la sostituzione o la nuova installazione di schermature solari.
È richiedibile da tutti i contribuenti, residenti e non in Italia, da tutti coloro i quali possiedono o hanno titolo su un immobile e da coloro i quali sostengono le spese (pagate con apposito bonifico parlante) dell’intervento, che dovrà essere effettuato su di un edificio già esistente, correttamente accatastato, riscaldato e in regola con il pagamento dei contributi.
In regime edilizia libera, quindi per interventi che non richiedano un titolo abilitativo, come CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), CILAS (Certificazione Inizio Lavori Asseverata Superbonus) o SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), questo è l’unico bonus applicabile e gode della possibilità di cessione del credito mediante Sconto in fattura diretto del 50% o della possibilità di portare in Detrazione il 50% dell’importo pagato nei 10 anni successivi (suddivisa in 10 rate annuali di identico importo).

  • In caso di interventi con titolo abilitativo, per cui è richiesta la figura di un ragioniere che verifichi la congruità della spesa ammissibile in detrazione e firmi il visto di conformità, per nostra scelta, non applichiamo lo Sconto in fattura.

 

Il Bonus Casa opera in regime di ristrutturazione e si applica in caso di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Con una spesa massima ammissibile di 96mila euro (Iva inclusa), vale per tutte le categorie di immobili, da quello rurale a quello di lusso, e, a differenza dell’Ecobonus, contemplato anche per le aziende, è fruibile solo da persone fisiche con gli stessi requisiti di cui sopra.

Nel nostro ambito, può essere sfruttato non solo per la sostituzione di infissi, ma anche per l’installazione di nuove finestre sul vecchio edificio (nuove aperture sullo stesso involucro), per porte interne, oscuranti e grate di sicurezza.

Anche in questo caso, l’agevolazione fiscale contempla sia la Detrazione del 50% nei 10 anni successivi sia lo Sconto in fattura del 50%, che non richiede asseverazione di congruità della spesa e visto di conformità se l’importo dei lavori non supera il tetto dei 10mila euro.

  • Questo appena descritto è l’unico caso in cui noi applichiamo lo Sconto in fattura al cliente (per il quale, all’atto pratico, probabilmente, risulterà comunque più conveniente optare per la detrazione in 10 anni).

 

Il Bonus Sicurezza, come dice il nome, è un’agevolazione finalizzata a migliorare la sicurezza dell’immobile e di chi vi abita, adottando misure volte a prevenire il rischio di atti illeciti, furti e incendi, sempre con un limite di spesa di 96mila euro.
Per quanto riguarda i nostri prodotti, consente di detrarre parte delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di inferriate, porte blindate, persiane blindate o tapparelle metalliche con bloccaggi e saracinesche, esclusivamente con la detrazione del 50% nei 10 anni successivi l’intervento.

  • In questo, infatti, non è ammissibile di legge l’applicazione dello Sconto in fattura.

 

In fondo, ma non così dolce, affrontiamo il Super Ecobonus del 110%, di cui si potrebbero scrivere pagine e pagine, anche se noi gli dedicheremo solo una breve nota per spiegare, a quanti ce ne fanno richiesta, il motivo per cui abbiamo deciso di fare un passo indietro rispetto a questa opportunità.
Questa detrazione, dedicata come le prima all’efficientamento energetico, è ammissibile per le spese sostenute per interventi di coibentazione di almeno il 25% delle pareti e installazione di impianti di riscaldamento con pompe di calore o caldaie a condensazione, che assicurino all’immobile, il miglioramento di almeno 2 classi energetiche, sia per condomini, sia per abitazioni singole.
Mentre per condomini e palazzine fino a 2 unità immobiliari la scadenza è fissata al 31 dicembre 2023 (nel 2024 la detrazione scenderà al 70% e nel 2025 al 65%), per le ville singole, ad oggi, le scadenze da rispettare sono quelle del 30 settembre 2022 per il completamento di almeno il 30% dei lavori e del 31 dicembre 2022 per la chiusura del cantiere.
La sostituzione dei serramenti rientra in questo bonus tra i lavori trainati ma i ritardi che i nostri fornitori stanno accusando nelle consegne (causa la difficoltà di reperimento delle materie prime e l’enorme richiesta di ordini ricevuti) e la dimensione della nostra azienda famigliare ci portano a mettere un punto.

  • Considerate le scadenze del bonus e le nostre tempistiche che, attualmente, prevedono le aperture dei cantieri relativi agli ordini odierni all’inizio del 2023, ci vediamo costretti a respingere le richieste di preventivi inerenti l’Ecobonus 110%.

 

Ricapitolando, Tecnal-Serramenti offre lo Sconto in fattura con:

  • Ecobonus per interventi in edilizia libera
  • Bonus casa per interventi in manutenzione ordinaria inferiori ai 10mila euro di spesa

mentre, per le altre casistiche di questi incentivi, preferisce suggerire la Detrazione del 50% in 10 anni.
In sede di appuntamento, potremmo, in ogni caso, valutare insieme al cliente situazione ed esigenze personali in modo da trovare la migliore soluzione.

 

(Foto di kjpargeter – Freepik)